Trattoria del pesce fresco di Mafone

Ci sono storie di sparizioni e storie di ritorni. E questi ultimi vanno festeggiati. Ai margini del mercato del Capo, che diventa sempre più un piccolo presidio del gusto tradizionale, è tornata in attività la famiglia Mafone. Nella metà degli anni novanta, nello slargo che si apre sotto via del Papireto,  i Mafone gestivano l’omonima trattoria con una buona cucina di pesce. All’inizio del nuovo secolo avevano ceduto l’attività in gestione ad altri.  Oggi si rinnova la tradizione di famiglia sulla via Judica, al numero 22, la strada che conduce da P.zza Sant'Anna al piano di S. Onofrio.

Mafone non si è lasciato irretire dalle mode ma offre i piatti semplici della tradizione con alle spalle la solidità del mercato. Una cucina rassicurante, casalinga da trattoria seria, con piatti classici e qualche proposta nuova.  L'ambiente è  lindo e spartanamente arredato.  Una credenza divide la zona pranzo dalla cucina dove ai fornelli traffica il timido e riservato chef da tutti detto Sciupì (sic); la clientela è varia; ci viene gente del quartiere, avventori occasionali ma anche molti affezionati spesso coinvolti in discussioni di vita cittadina dal simpatico Mafone che tra un rimbrotto al figlio Vincenzo e una sentenza sulla città ha una parola per tutti.

Si può con comodità cominciare con un piatto di antipasti e intanto dire allo chef che cosa si vuole. La pasta viene servita anche nella classica mezza porzione, che è davvero generosa.  Molto ricco è il tavolo degli antipasti, che varia a seconda della stagione e dell'estro dello chef. Spesso si trovano i carciofi alla villanella, la parmigiana di melanzane e, quando è periodo,  le fave. Altri antipasti sono delle notevoli polpette di sarde, piccole frittatine, cavolfiore bollito, insalata di "musso". Tra i primi un’ottima pasta con le sarde, anche in versione alla Palina con il sugo e poi le classiche paste da trattoria: la pasta alla glassa, la pasta con le melanzane e il pomodoro, alla carrettiera, coi broccoli arriminati. In generale si segue molto la stagione e i prodotti del mercato. In particolare il pesce, comprato in piccole quantità è ben cucinato. Tra i secondi di carne segnaliamo il bollito, un'ottima salsiccia, l'enorme arrosto di vitello panato, il pollo, la costata di maiale  e in periodi speciali l'agnello.

La nota distintiva ci sembra la pulizia dei piatti, con sapori netti, decisi e l'ampia proposta degli antipasti. E’ un’ottima scelta per il pranzo. Sui prezzi è difficile dare informazioni precise perché Mafone ha un'aritmetica molto personale. Dopo aver mangiato segue la classica "assumata", estremamente soggeta al caso....in generale si può dire che  gli antipasti sono attorno ai tre euro (anche se una volta le polpette di sarde tra gli antipasti hanno fatto inspiegabilmente lievitare il prezzo) i primi costano tra tre e quattro euro e i secondi variano tra i cinque e i sette euro. Resta un buon rapporto qualità-prezzo e una buona scelta per la pausa pranzo.

 Al momento della nostra visita l’insegna non c’era ancora ma una tenda a scacchi vi servirà da orientamento.

Trattoria Vecchio Mafone

Via Judica 22 (vedi cartina)
Aperto da Lunedì a Sabato Pranzo e cena

No Bancomat, no carte di credito

P.S.  Con questo Post si inaugura una rubrica fissa di Caponata: una piccola guida alle trattorie di Palermo.  Ci sono molte trattorie a gestione familiare, che propongono una cucina, casalinga, spesso legata ai mercati storici, alle ricette tramandate; sono luoghi di una ristorazione quotidiana, semplice ma di grande qualità che coniugano un’offerta di piatti preparati con sapienza casalinga ad un buon prezzo, con clienti spesso fedeli e assidui. E' una tipologia di locale che noi amiamo e che in molti stanno riscoprendo preferendola, per la pausa pranzo ad esempio, preferendoli a luoghi più anonimi. Raccontarle è tessere una piccola trama dei luoghi della città