martedì 19 ottobre 2010

Salina

Dal fuoco all'acqua. Dall'elemento al principio di tutto. Tornare a Salina in Ottobre è come vedere la parte acquea del mondo.  Le parole della canzone che risuona in auto sono di  The Greenhornes with Holly Golightly - There Is An End:  Thoughts re-arrange, /Familar now strange, /All my skin is drifting on the wind./Spring brings the rain, /With winter comes pain, /Every season has an end. E il vento mi accompagna nella carambola tra un paesino all'altro, in questa stagione alla fine.

 Salina è un'isola di solitudine e di lavoro. E' un'isola di agricoltori e di vignaioli. Ma è anche un'isola di profeti nascosti. Questo è Nazareno. The lines on my face/Your fingers once traced/ Fading reflection of what was.
La Malvasia delle Lipari D.O.C Passito. Questo vino è uno tra i più antichi di Sicilia. Mi ricordo di aver conosciuto un produttore, non uno dei più bravi ma un piccolo valido  e tenace amante di questa difficile uva. Si chiama Virgona. I vigneti si trovano in una splendida e fertile zona collinare di Malfa, la cantina negli anni ha subito le trasformazioni necessarie per adeguarsi alle più moderne tecnologie mantenendo inalterata la spiccata personalità dei vini.
 Esportato in tutto il Mediterraneo fino a quando la fillossera distrusse la maggior parte dei vigneti; nella seconda metà del Novecento fu nuovamente introdotta la coltivazione e nel 1973 ha ottenuto il riconoscimento DOC. Viene prodotto con uve Malvasia e una piccola percentuale di Corinto nero, lasciate appassire in parte sulla pianta e dopo la vendemmia esposte al sole su tradizionali graticci di canne (cannizzi) per circa 15 giorni. Le uve diraspate vengono pigiate sofficemente e il mosto ottenuto viene stabilizzato e affinato per un periodo di 8 mesi. 



2 commenti:

  1. e le lenticchie, e il paperò, e il cappello di Napoleone, e la casa del postino. Che bella Salina!

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